mercoledì 30 luglio 2008
Cioccolatini da Caffè di Mariluna
lunedì 28 luglio 2008
Tartellette alla Mandorla & Frutta
venerdì 25 luglio 2008
Passatelli Aglio, Olio, Peperoncino & Bottarga
domenica 20 luglio 2008
Choco-Moka Sunday Muffin
Un muffin al caffè, alla mattina a colazione, mi sembrava adatto.
Ho cercato sul web, tra l'altro qui e qui, ma non ero soddisfatta dei risultati, o erano troppo secchi, oppure l'uso del caffè solubile non mi piaceva per niente, insomma mancava qualcosa.
Ho mescolato diverse ricette e suggerimenti, e quella che segue e' garantita :
300 gr. farina 00 - 100 gr zucchero semolato - 1/2 bustina di lievito per dolci - un pizzico di sale - 2 uova - 80 gr di burro fuso - 1 cc estratto di vaniglia - 1 vasetto di yogurt al naturale - 1 tazzina di caffè ristretto - gocce di cioccolato a piacere - 40 gr zucchero grezzo - 40 gr burro - granella di zucchero e zucchero a velo per decorare -
Preriscaldare il forno a 180°.
Setacciare la farina col lievito, e mescolarvi lo zucchero ed il pizzico di sale.
In un'altra terrina, sbattere le uova con gli 80 gr di burro fuso e raffreddato, l'estratto di vaniglia, il vasetto di yogurt e la tazzina di caffé (io ho usato la miscela "Arpeggio" di Nespresso).
Mescolare poi insieme le due preparazioni, velocemente ed energicamente, ed incorporare le gocce di cioccolato (che differenza il cacao Venchi 70% rispetto alle gocce "con" cioccolato vendute nel reparto preparazione dolci del supermercato ...).
Fare sciogliere al microonde (o in un pentolino a fiamma bassissima) i 40 gr di burro rimasti, e lo zucchero grezzo.
Distribuire un cucchiaio di composto in ciascuno dei pirottini dello stampo per muffin da 12, e poi aggiungere a ciascuno un cc scarso di mistura burro/zucchero grezzo. Completare infine con il composto rimasto (piu' o meno un altro cucchiaio per ogni pirottino).
Cospargere di granella di zucchero, ed infornare mantenendo 180° per c.ca 15 minuti.
Purtroppo non riesco a ricordare, e quindi citare, il sito dove ho trovato il consiglio di mettere questo cucchiaino di burro fuso + zucchero grezzo in ogni muffin, ma trovo che sia proprio questa la cosa che da' quel tocco in piu'.
sabato 19 luglio 2008
Porretta Soul Festival 2008
Menzionare Porretta Terme mi evoca confusi ricordi dell'infanzia, mi pare fosse Nonna Angelina, o la Zia Maria ?, ad andarci una settimana all'anno a "fare le cure", e bere l'acqua termale.
E' cosi' che, dopo una faticosissima settimana, Fabrizio ed io ci siamo dati appuntamento alle porte di Bologna, e diretti verso il limite tra l'Emilia e la Toscana, guidati dal mio cortese navigatore.
Come una cittadina cosi' piccola e non facilissima da raggiungere riesca ad organizzare un evento simile da oltre vent'anni, e con tanto successo, e' un mistero, e nello stesso tempo un'evidenza sotto il naso di tanti assessorati alla Cultura che dimostra che la passione e la volonta' smuovono le montagne (letteralmente !), e che uscire dalla mediocrita' delle serate "negozi aperti" accompagnate da gruppi "musicali" patetici dall'amplificazione distorta e' possibile.
La radio SNJ filma e ridiffonde sul web parte degli show di Porretta Soul, quello di ieri sera ancora non e' online, ma vale la pena di tornare da loro ed ascoltare qualcosa, quando lo sara'.
Sono stata sorpresa e trascinata senza scampo dal "Rythm 'n' Funk" in salsa francese dei Captain Mercier, assolutamente irresistibili, commoventi nel loro tributo a Nino Ferrer, soprattutto quando hanno suonato "Le Sud", che adoro, ed in conclusione di concerto una fantastica versione francofona di "Try a little tenderness" che avrebbe reso Otis Redding fiero dell'universalita' del linguaggio musicale.
Altro show irresistibile quello di Austin DeLone, con potente e coreografico gruppo di fiati, accompagnato da 3 burrose, sinuose ed aggraziate "Sweet Nectar", che ancheggiavano sul classico Rythm 'n' Blues scandendo quegli "Ah-Uh" che mi stampano un sorriso continuo sulla faccia quando li sento, cosi' ben eseguiti.
La musica era perfetta, il quadro pure, unico neo ... il caos.
Il Rufus Thomas Park e' una piccola arena all'interno di un parco, pochi posti a sedere su di una gradinata che si stringe intorno al palco, ed intorno una collinetta ripida ed erbosa, all'estremita' della quale abbiamo finito per appollaiarci, cercando di ascoltare i concerti e di sfuggire, appunto, al caos umano di contorno. I posti in gradinata erano stati occupati con largo anticipo dai veri aficionados, e noi Lavoratori !! (insert pernacchia here) siamo arrivati al pelo dell'orario di inizio.
Sono una purista che ama ascoltare la musica senza un continuo via vai di gente che discute, beve birra, scende a comprare birra, torna su bevendo birra, chiacchiera, balla, si fa un altro giro di birra, allatta bimbi urlanti, "Chiaraaaaaaaaaaaaa se vai giùùùùùùù aspetta ti do' i soldi per un birra grandeeeee !" ... non e' una discoteca, non e' la sagra della porchetta, e' SOUL, che diamine ! Concentratevi sul suono e sul soul, e lasciatevi galleggiare dimenticando il resto... e' cosi' difficile ?
"Vi e' qualcuno all'interno ?"
Altrimenti ricordatevi che non siete soli nell'universo, intorno c'e' anche gente che vorrebbe non doversi scusare per esistere nella sua diversita' da questa triste cafonaggine dilagante.
Scusate questa nota finale blues ...
mercoledì 16 luglio 2008
The Future is Unwritten
Il titolo emblematico "The future is unwritten", cioe' "Il futuro non e' scritto", ha accompagnato la vibrazione silenziosa dell'SMS inviato da Luisa, come me particolarmente sensibile alla sorte di Ingrid.
Ne ho pianto.
Ci ho passato la notte in bianco a guardare notiziari di tutto il mondo, a cercare aggiornamenti su YouTube, dicendomi cosa diavolo sono poche ore di sonno perse, questa e' una notte speciale, una notte per stare svegli, non dico una notte per sperare, ma una notte per ballare, questo si'.
C'était une de ces nuits ou j'ai regretté de n'avoir personne avec qui danser.
Ingrid e Joe non sono poi cosi' distanti, nella loro ansia di comunicare, ribellarsi, non subire.
lunedì 14 luglio 2008
Drogheria dalla Pioggia
La conclusione dell'ennesimo pomeriggio di tortura dentistica bolognese mi trova seduta su un muretto sotto il portico in Via Manzoni, alle spalle l'Oratorio di San Filippo Neri, di fronte il Palazzo Ghisilardi con il suo ingresso che ti richiama irresistibilmente all'interno, fresco e ombreggiato, echi e sussurri di fantasmi oramai amichevoli.
Via Galliera scorre parallela a Via Indipendenza, tale ad un'oasi di incredibile calma a due passi dal caos. Percorrerla al ritorno mi porta ad imbattermi ancora in uno dei luoghi culto dei miei anni bolognesi, la Drogheria della Pioggia, anzi dalla Pioggia, come dice l'insegna.
Pioggia di colori, di infanzia, di profumi ed odori, di curiosita', di stupore, di sorrisi, misteri, aspettativa e piacere.
Tutto questo in pochi metri quadrati fitti di oggetti e mercanzie, caramelle, spezie, lucidi da scarpe, panni di daino, kleenex e miscele Fabbri per fare il gelato, cioccolata di ogni foggia, aceto balsamico, "pastiglie allo zenzero della Swiss Navy" (?!?), conserve, frutta secca e biscotti, e come dice una battuta di chissa' quale telefilm visto ed assorbito dalla mia mente propensa alla cultura pop, "... e' cosi' che ho sempre immaginato l'interno della mia testa".
domenica 13 luglio 2008
Di Cheese Cake Salati & Gelatine Alternative ...
Quando ho visto questa ricetta sul blog Cookie Corner, sono rimasta folgorata.
E' fresca, invitante, colorata, contiene solo cose che mi piacciono, pare facile da realizzare, e non e' nemmeno troppo calorica (vabbe' il burro ... ) : ideale.
Ho utilizzato 2 cc. di agar-agar, invece dei 5 gr. di colla di pesce suggeriti dall'autrice.
L'agar-agar (io ho utilizzato quello in polvere) va sciolto in poca acqua o latte, fatto bollire un paio di minuti, ed aggiunto al composto una volta intiepidito.
Va lasciato in frigo piu' a lungo, rispetto alla colla di pesce, direi almeno 3 ore.
Ho poi usato il Pesto Pinoli & Menta preparato per il Taboulè di ieri, ed ho utilizzato dei pomodori San Marzano dell'orto, perche' oltre ad essere buonissimi, ne preferivo la resa estetica :)
sabato 12 luglio 2008
Taboule’ al Pollo Ubriaco & Pomodorini Confits, con Pesto Pinoli & Menta
250 gr Cous cous
C.ca 300 gr. filetti di petto di pollo
Misto di erbe (Origano, Rosmarino, Salvia, Alloro, Timo)
Il succo di 1 Limone
Vino bianco
20 Pomodorini ciliegia
Misto di erbette (Origano fresco ed essicato, Rosmarino, Salvia, Erba Cipollina)
Fior di sale
Pepe Bianco
Zucchero
Olio evo
Per il Pesto Pinoli & Menta :
Abbondante menta
Pinoli
1 Spicchio d’aglio
Fior di sale
Pepe
Olio evo
* Marinare i filetti di pollo con olio di oliva, succo di limone, le erbette miste, uno scalogno tritato, poco sale integrale e pepe bianco.
Dopo almeno un’oretta passata in frigo, cuocerli in una casseruola ricoprendoli di vino bianco (Trebbiano di Romagna, lo uso spesso per cucinare e trovo vada benissimo), a fuoco medio-basso per c.ca 10 min., fino a quando il vino sara’ quasi evaporato. Metterli poi da parte a raffreddare.
* Preriscaldare il forno a 150°.
Tagliare a meta’ i pomodorini, disporli sulla parte convessa su di una placca rivestita di carta forno.
Cospargerli uniformemente di erbette tritate miste, spolveratina minima di zucchero, sale, pepe e giro finale di olio di oliva.
Fare appassire in forno per un 30/45 minuti.
*Preparare il cous cous nel modo indicato sulla confezione (io di solito lo mescolo a crudo con un cucchiaio di olio di semi, e poi aggiungo poco meno del doppio di acqua calda rispetto al peso del cous cous, e preferisco sciogliere nell’acqua un po’ di brodo solubile), dopo averlo bagnato coprire il recipiente con un foglio di alluminio, e lasciarlo riposare una decina di minuti prima di sgranarlo, e condirlo.
* Far tostare i pinoli in padella.
Nel frattempo, raccogliere a rotolino come un sigaro le foglie di menta, e cominciare a passarle al coltello sottilmente.
Mettere il trito nel mortaio insieme ad uno spicchio d’aglio spremuto, una manciatina di sale grosso, pepe ed un po’ d’olio evo.
Cominciare a pestare, ed aggiungere progressivamente olio.
N.B. Piu’ o meno lo stesso risultato si puo’ raggiungere frullando tutto insieme, meglio pero’ utilizzare la funzione “pulse” invece di andare avanti a frullare a tutto vapore, perche’ in questo modo le lame non si scaldano troppo, e la menta non ne risente.
Presentazione
Impiattare decorando coi pomodorini confits.
Tagliare il pollo a listarelle, disporlo sopra o accanto al cous cous, e “macchiarlo” di pesto alla menta.
Mi e' stato detto che quando il cous cous viene mangiato freddo, si chiama "Taboulè", e quindi ... cosi' sia. Nella sua versione libanese, il tabulè viene servito con abbondantissimo prezzemolo, in quantita' superiore al cous cous stesso, il che di questi tempi da' un bella sensazione di freschezza.
domenica 6 luglio 2008
Fa 'ccaldo
Direttamente dall'orto vengono i pomodori, il cetriolo, la menta e l'origano. Ho aggiunto peperone giallo a listarelle, uvette, mandorle tritate, cipollotti ed un po' di zenzero.
Si prepara il cous cous nel modo indicato sulla confezione (io di solito lo mescolo a crudo con un cucchiaio di olio di semi, e poi aggiungo poco meno del doppio di acqua calda - dove ho sciolto un po' di brodo solubile - rispetto al peso del cous cous),e si aggiungono ingredienti a piacere.
Ho condito il tutto con olio d'oliva, salsa di soya e pepe bianco.
giovedì 3 luglio 2008
Liberation Ingrid Betancourt
... che gioia togliere il banner che avevo sul blog fin dalla sua apertura ! :)
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