mercoledì 16 luglio 2008

The Future is Unwritten


La sera in cui si e' diffusa la notizia che Ingrid Betancourt era finalmente libera ero al cinema, ad una delle proiezioni in arene estive che a me piacciono tanto. Il film era il documentario di Julian Temple su Joe Strummer, ex Clash, e lo stavo amando moltissimo, esattamente come ho imparato ad amare Joe, e tutte le sue contraddizioni.
Il titolo emblematico "The future is unwritten", cioe' "Il futuro non e' scritto", ha accompagnato la vibrazione silenziosa dell'SMS inviato da Luisa, come me particolarmente sensibile alla sorte di Ingrid.
Ne ho pianto.
Ci ho passato la notte in bianco a guardare notiziari di tutto il mondo, a cercare aggiornamenti su YouTube, dicendomi cosa diavolo sono poche ore di sonno perse, questa e' una notte speciale, una notte per stare svegli, non dico una notte per sperare, ma una notte per ballare, questo si'.
C'était une de ces nuits ou j'ai regretté de n'avoir personne avec qui danser.
Ingrid e Joe non sono poi cosi' distanti, nella loro ansia di comunicare, ribellarsi, non subire.

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