lunedì 23 giugno 2008

"Jellicle wash behind the ears ..."

Devo dire che ero poco convinta, ma ho accettato perche’ mi sono imposta di accettare sempre gli inviti, anche se non corrispondono completamente al mio gusto, perche’ dopotutto chissa’, si puo’ sempre essere sorpresi.
E’ stato il caso andando a vedere il musical Cats, venerdi’ scorso, nell’ambito del Ravenna Festival, curato in modo maniacale da quell’oramai mitico personaggio ravennate che e’ la Sig.ra Muti.
Mi sono divertita molto, mi e’ piaciuto il viaggio fino al PalaFiera di Forli’ testando il navigatore che mi sono comprata, che fara’ si’ che non abbia mai piu’ la scusa della paura di perdermi, nello spostarmi ovunque anche – e soprattutto – da sola.
Mi sono divertita nel vedere il pubblico eterogeneo di anziani e bambini ed appassionati.
E’ stato assolutamente divertente vedere una scena di autentico tip-tap all’americana dei tempi d’oro, nel numero della gatta pigra JennyAnyDots, detta “Gumbie Cat”.
E’ stato entusiasmante vedere una sorta di ibrido tra Freddy Mercury e Gary Glitter, reincarnati e travestiti da gatto mago Mr. Mistoffelees, fare un numero estremamente glam-rock e molto spettacolare.
A dire il vero tutto il resto era un po’ troppo diluito nelle due ore di spettacolo, dopotutto una trama che si basa su delle storie personali raccontate da gatti durante un ritrovo in una discarica e’ un po’ troppo tenue per tirarla talmente in lungo (pur concedendo che lo spunto narrativo venga da Thomas Eliot !), con tanto di “Memoriiiieeees” spremuta all’inverosimile in ben tre arrangiamenti diversi nel corso della storia.
Proprio durante l’ultimo di questi “Memories”, quello che ho trovato piu’ commovente, con la gatta Grizabella che canta quel famoso “Touch me ! It’s so easy to leave me – all alone with the memory – of my days in the sun …”, mentre non riuscivo a frenare lacrimoni e pelle d’oca, mi sono girata verso Luisa che, seduta accanto a me, ha ricambiato il mio sguardo malinconicamente, per poi uscirsene con la seguente frase : “ Oh, che male al culo !”.
Ancora rido :))
… e ancora penso alla Tea, come ogni giorno ed ogni sera, col cuore che fa male, pensando che anche lei avrebbe potuto essere una Jellicle, mentre in una macchia di sole di quelle che cercava sempre al mattino stava sdraiata, impegnata nelle sue interminabili toilettes, “Jellicle wash behind the ears” …

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sapevo che avresti pensato a Tea.
Non credi che sia stato lo spettacolo adatto per ricordarla ed esorcizzare così il tuo dolore?????
LUISA

fedeccino ha detto...

E' stato lo spettacolo adatto per ricordarla :)
Quanto ad esorcizzare questa tristezza totale da mancanza, non so, vedremo ... :)
Luisa, hai commentato un post !!

Anonimo ha detto...

Buonasera Sorella dissimile
Io che son di Forlì lo sono andata a vedere a Milano, quarta fila di platea, ma ho pianto quando Grisabella cantava Memory, al solo pensiero di dover perdere il mio gatto rosso quasi rosa, bellissimo, snob, dolcissimo e crudele. ma non ladro; la ladra sono io che rubo ricette
Morena

fedeccino ha detto...

Ciao Morena,
grazie per quello che scrivi, e capisco perfettamente ...
Poi, i gatti rossi sono particolarmente pieni di personalita', dev'essere una caratteristica genetica :)
Spero tu abbia rubato una ricetta anche qui, mi farebbe piacere, del resto non faccio altro che rubare, io, ma tra me e me lo chiamo "ispirarmi" :)
A presto !

Mathlet ha detto...

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