domenica 17 febbraio 2013

Crema di fagioli & porcini


E' una tranquilla domenica sera invernale, di quelle rare che concludono un week end in equilibrio tra l'attività, lo spaesamento, il cambiamento di scenario, ed il relax casalingo assoluto.
Ieri, e oggi.
Ieri chilometri a piedi, corsa in autostrada, altri chilometri a piedi nello scenario bolognese, in un itinerario nostalgico sulle tracce della Bologna di Pasolini. Cibo per gli occhi e per la mente.
Oggi pigrizia, profumo di pane fatto in casa, cucina e test di nuovi telefilm americani scaricati in questi giorni.
I fine settimana di questo genere, normalmente, ti fanno sentire come se tornare al lavoro l'indomani fosse qualcosa di necessario, non di obbligatorio. Riequilibrare il karma, che mi ha dato cose belle per due giorni.
Negli scambi email con Luisa ed Anna, venerdì scorso, chiedevo uno spunto per una ricetta.
Nessuna delle due ha deluso, come sempre, ma la scelta è caduta sul suggerimento che Anna ha portato con sè dalla settimana bianca, descritto con entusiasmo e nostalgia.
Ecco come l'ho immaginata, per due :

Un barattolo di fagioli borlotti Alce Nero - Una confezione da 15 gr di porcini secchi - un porro - una costa di sedano - una patata - 2 foglie di alloro - 1/2 cucchiaino di pasta di peperoncini Alce Nero - Olio di Oliva


Ammollare preventivamente i funghi porcini secchi in circa 300 ml di acqua (almeno un'oretta).
Pulire e tagliare a dadini la patata, tritare il sedano, tagliare a rondelle il porro.
In poco olio fare appassire sedano e porro, poi aggiungere le patate, i fagioli scolati del liquido di conservazione e sciacquati, ed il mezzo cucchiaino di pasta di peperoncini (naturalmente si puo' utilizzare del peperoncino, io non ne avevo).
Conservare il liquido scolando i funghi attraverso un colino rivestito di carta da cucina (possono esserci dei residui di terra), e aggiungerlo agli altri ingredienti insieme alle foglie di alloro, e mescolare. Far riprendere bollore, e poi aggiungere circa 500 ml di acqua bollente, salare, e lasciar sobbollire per circa 20 minuti, parzialmente coperto.
Saltare brevemente i funghi in poco olio, salarli, e metterli da parte.
A cottura ultimata, togliere le foglie di alloro e ridurre in crema con il minipimer.
Servire bollente, adagiando i funghi sopra un letto di crema, e aggiungendo qualche goccia di olio di oliva. Aggiungere una fetta di pane abbrustolita.
Anna consiglia un rosso Lagrein, ma anche il mio friulano Cabernet Sauvignon, non se l'è cavata male.
Conforto e calore assicurati, sapori invernali classici rivisitati, facilità di esecuzione: dovete provare.
PS: menzione speciale per il mio pane semi-integrale, dose media da 750 con 330 ml di acqua, 1 cc di olio di oliva, 1 cc zucchero, 20 gr di lievito madre essiccato, 5 gr di malto d'orzo, e 500 gr complessivi di farina così ripartiti : 200 gr semola rimacinata, 150 gr farina tipo Manitoba, 150 gr farina integrale. Un cc scarso di sale, programma 1, crosta croccante.




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martedì 12 febbraio 2013

Oro Giallo Confortante : Passatelli in Brodo

Mentre l'inverno comincia a darsi da fare proprio quando stavo facendo un pensierino sulla primavera anticipata, in cucina si produce a tutto vapore, o comunque a tutto calore.
Il mio appartamento e' esposto a nord, e scaldarlo quando la massima e' di zero gradi diventa un problema. La massima temperatura che io e Nico riusciamo ad ottenere dalla nostra caldaia e' di 18,6 gradi.
Il forno aiuta, ma sapete cosa aiuta ancora di piu' ? Far sobbollire il brodo per un paio di orette.
Sul numero di gennaio di Sale & Pepe c'erano un paio di paginette carine sulle tecniche di cottura del brodo, ed ho provato quella che prevede di aggiungere la carne solo dopo che l'acqua, arricchita da un mazzetto aromatico, abbia preso bollore.
A me avevano sempre insegnato che, se si vuole che il brodo risulti limpido, bisogna mettere in pentola tutti gli ingredienti in acqua fredda ! Mettete in crisi le mie convinzioni di una vita cosi', come niente ?
Insomma, ho provato in questo modo, ed il brodo e' effettivamente risultato limpidissimo, e delicato.
In una pentola da tre litri ho portato a bollore un mazzetto aromatico composto da sedano, carota, porro, prezzemolo ed una foglia di alloro.
Ho salato, ed aggiunto un bel taglio di cappone, ed uno di manzo abbastanza bello da poter essere mangiato anche dopo aver prodotto il brodo.
Rimettere il coperchio e riportare a bollore, e poi scoprire e ridurre al minimo, schiumando di tanto in tanto con una schiumarola a maglia fitta.
Lasciare sobbollire per un'ora e mezza o due, poi estrarre la carne e il mazzetto aromatico, ed eventualmente filtrare il brodo (io non l'ho fatto).
E' venuto bene, e la carne era ottima, quasi disfatta, come piace a me.
Perfetto per un piatto di passatelli in brodo, che secondo la ricetta romagnola riportata anche qui si preparano cosi' :


Ingredienti per 2 persone : 2 uova - c.ca 110 gr. parmigiano grattugiato - 2 c. farina - c.ca 80 gr. pangrattato di pane comune - noce moscata - 1 c. di acqua - sale - pepe 

In una terrina sbattere leggermente le uova con una macinatina di pepe nero, una piu' consistente di noce moscata, e poco sale. Grattugiare il parmigiano, e mescolarlo al pangrattato ed ai 2 c. di farina. Mescolare progressivamente questo mix alle uova, miscelando con una forchetta, ed aggiungere poca acqua, c.ca un cucchiaio. Il tutto deve risultare abbastanza asciutto, non appiccicoso. Dividere la palla di impasto ottenuta in 4 parti, e passarla con lo schiacciapatate a pinza, tagliando via con un coltello i passatelli dalla trafila. Bisogna aver cura di separarli delicatamente sul tagliere leggermente infarinato, altrimenti si "impaccano". Lasciarli riposare ed asciugarsi leggermente mentre il brodo riprende bollore.
A questo punto far scivolare i passatelli nella pentola, pronti a servire perche' sono pronti non appena riemergono.
Conforto e calore assicurati. 

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domenica 3 febbraio 2013

Quick Cookie, Farro & Noci


Presto, un biscottino veloce !

Mescolare insieme 90 g. di burro, 80 g. di zucchero Muscovado, 50 g. di noci passate al mixer, 1 uovo, 1 cc. di estratto di vaniglia, 150 g. di farina di farro e 1 c. scarso di bicarbonato.
Impasto perfetto per la spara-biscotti, o per piccole quenelles ottenute passando l'impatto da un cucchiaino all'altro.
Cuocere per circa 7 minuti in forno pre-riscaldato ventilato a 150°.
Lasciare raffreddare su una gratella, poi spolverare di zucchero a velo, e conservare in una scatola di latta.
Pausa-caffè del lunedì, sarai più dolce.
Buona settimana, e non scordate che: "Siete dei magneti viventi. Quello che attirate nella vostra vita è in armonia coi vostri pensieri dominanti". Bella, eh ?


*English Version*
Hurry, a quick cookie!

Mix together 90 g. unsalted butter, 80 g. Muscovado sugar, 50 g. blended walnuts, 1 egg, 1 tsp. vanilla extract, 150 g. spelt  flour and 1 small tsp, of bicarbonate.
This dough is perfect for the ''cookies-shooter'', or for small quenelles, formed using two tea spoons.
Bake for about 7 minutes in a preheated ventilated oven at 150°.
Allow to cool on a wire rack, then sprinkle with powdered sugar, and store in a tin box.
Coffee break on Monday, you will be sweeter.
Have a great week, and do not forget that: "You are a living magnet. What you attract into your life is in harmony with your dominant thoughts". Cool, uh ?

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venerdì 1 febbraio 2013

Ho imparato a camminare

Zagonara, estate 2012, passeggiata

Nel 2012 ho imparato a camminare.
Mi è sempre piaciuto camminare, quelle camminate da turista, vagabondando tutta la giornata per le vie di una città, lasciandosi trasportare dal caso e dalle Birkenstock.
Parigi è perfetta per queste camminate, inframezzate da soste ai tavolini per una birra al sole,  oppure nei giardini, impigrendo piacevolmente per un po’, annusando in giro.
Paris 2005, Canal St Martin
Anche Bologna non scherza, toute proportion gardée, come luogo ideale per bighellonare. Da San Luca al centro, al fresco riparato dei portici, giornate torride oppure piovigginose, ogni stagione è buona.
Bologna, estate 2012, Via Clavature
Cosi’ facendo, a ritmo blando, sono arrivata a camminare per oltre 15 chilometri (rilevati ufficialmente con #Endomondo) senza neanche accorgermene.
Camminare veramente, però, a passo lungo e spedito, ad una media di oltre 6 km all’ora, era una cosa che non ero mai riuscita fare, senza poi subire pesanti effetti collaterali.
Distorsioni, tendiniti, borsiti, legamenti allungati e sfilacciati. Attraverso gli anni questi infortuni si sono manifestati a raffica, uno dopo l’altro, uno sull’altro, segnali sempre più degni di un cartello cubitale attraverso i quali il mio corpo cercava di dirmi : CAMBIA. STRADA. (Oppure: CAMBIA.SCARPE.).
Ho cambiato strada alla fine del 2010, cambiando lavoro.
Da quel momento molte cose sono migliorate per le mie caviglie e le mie ginocchia, che si sono rese disponibili a camminate più sportive.
Cammino, cammino, col sole rovente dei tardi pomeriggi di luglio, nell’autunno umido e nebbioso, nelle domeniche piovigginose di dicembre.
Cammino ascoltando la campagna, oppure con la musica nelle orecchie, ritrovando compagni che percorrono un po' di strada insieme a me, anche se non ci sono più. Alcuni giorni fa ho camminato con Lucio Dalla, attraverso quell’allegro e sfrontato inizio di Grande Figlio di Puttana degli Stadio.
C'è una fitta che sento sempre quando rivedo, o ascolto ancora, un artista che faceva talmente parte della sceneggiatura della mia vita da non vederlo quasi più, intessuto nell'insieme. Non sapevo che l'assenza di questo filo avrebbe talmente impoverito la trama.
Cammino con John Lennon, ritrovandomi a riflettere su Whatever gets me through the night (it’s alright). Una delle cose che mi fa ‘’superare la nottata’’ è proprio camminare. Perlopiù fisicamente da sola, come quasi sempre. Occhi aperti. ‘’Fiducia nel Karma che metterà sul mio cammino solo incontri positivi’’. Respirando un po’ meglio di prima.
Vado avanti, on a Road to Nowhere. Un po' cane, a testa bassa, augurandomi di incrociare un essere amico, ma non aspettando nulla.


*English Version*
In 2012 I learned to walk.
I always liked to walk, those tourist walks, you know, wandering all day through the streets of a city, relying on fate, and on Birkenstock.
Paris is perfect for these walks, interspersed with stops at the tables of a café for a beer in the sun, or in the gardens, resting pleasantly for a while, sniffing around.
Bologna also can compete, toute proportion gardée, as an ideal place to stroll. From St. Luca to the center town, sheltered by the cool arcades, come rain or come shine, every season is good.
Walking this way, on a mild rythm, I got to walk for over 15 kilometers (officially recorded with # Endomondo) without even realizing it.
Walking seriously, however, with long stretched steps, at an average of over 6 km per hour, it was something that I was never able to do without suffering harsh side effects.
Sprains, tendinitis, bursitis, stretched and frayed ligaments. Through the years, these injuries have occurred in bursts, one after the other, over the other, signals increasingly evident through which my body was trying to tell me: CHANGE. ROAD. (Or: CHANGE.SHOES.)

I switched roads at the end of 2010, changing job.
Since then, many things have improved for my ankles and my knees, which have become more available to walk more intensively.
Walking, walking, in the hot July late afternoon sun, in wet and foggy autumn, in rainy December Sundays.
I walk listening to the countryside, or with music in my ears, rediscovering companions who go again through a little of the path with me, even if they are no more of this world. A few days ago I walked with Lucio Dalla, while listening the happy and cheeky beginning of the Stadio's song Grande Figlio di Puttana
There's a stitch  I always feel when I see or hear again an artist who was such a part of the script of my life that I was almost not notice him anymore, woven throughout.  I didn't know that the absence of one single thread would have depleted the plot so much.
I walk with John Lennon, finding myself thinking about Whatever gets me through the night (it's alright). One of the things that makes me overcome the ''night'' is just walking. Mostly physically alone, as always. Eyes open. ''Trusting Karma that will put on my path only positive encounters''. Breathing slightly better than before.
I carry on, on a Road to Nowhere. Looking a little like a dog, head down, hoping to cross path with a friendly living being, but not expecting anything.






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