Sbattere tre uova con mezzo cucchiaino di sale e mezzo di zucchero, ed aggiungere a filo cinque cucchiai di olio di oliva. Unire un vasetto di yogurt (la ricetta consiglia quello di latte caprino) continuando a sbattere con la frusta.
Incorporare 200 grammi di farina autolievitante. Ho aggiunto un paio di cucchiai di latte, l'impasto mi sembrava troppo denso.
A questo punto, il mix di sapori e profumi che vi portera' in Magna Grecia, o direttamente in Grecia : un paio di manciate di dadini di feta, altrettante di pomodori secchi ammollati a pezzettini, e la stessa quantita' di olive nere private del nocciolo e tagliate grossolanamente. Aggiungere origano fresco, e una macinata di pepe.
Passare un pennello unto di olio sulle pareti dello stampo da cake, e versarvi il composto.
Nel mio forno hot as hell preriscaldato a 18o° il cake e' venuto pronto in 35 minuti.
La cottura in forno e' avvenuta a notte fonda, ma 'l'aria bassa' romagnola di questo inizio di luglio non mi ha impedito di chiedermi perche' diavolo avessi pensato di aggiungere al clima generale anche le emanazioni di calore provenienti da una scatola chiusa arroventata.
Paco e' stato d'accordo, migrando verso luoghi dove la climatizzazione a swing avesse ancora un senso, mentre Nico, sempre solidale - e desideroso di assaggiare il risultato - ha presidiato la zona fino in fondo.
L'apprezzamento generale ha ripagato della tortura climatica.
Ricetta ispirata da suggestiva rivista francese.
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