Rieccomi qui, dopo un'estate salutista, i cui benefici effetti sono evaporati in una settimana, non appena rientrata al lavoro. Ogni anno provo a ridurre questo trauma seguendo i consigli di cui sono piene le varie riviste che mi capitano sotto tiro : mantenere 6-8 ore di sano riposo notturno (insonnia e sonno frammentato), riprendere un'attivita' fisica regolare (Daniela, l'anno prossimo non far terminare le tue vacanze solo il 6 di settembre !), meditare quotidianamente in un piccolo, costante spazio per se' (il tutto si e' ridotto alla sola parola-mantra 'RESPIRA', a cui mi attacco come una naufraga).
Cosi', quest'anno ho provato ad intervenire anche sul fronte alimentazione, integrandola con gli elementi consigliati come antistress- antifatica, e cioe' cereali integrali (Weetabix, di ritorno nella mia colazione), lievito alimentare in scaglie (la rivista francese garantisce che e' ricco di vitamina B9, che boosta le cellule come razzi, inducendole a produrre un'energia tale che potrei alimentare un quartiere sovrapopolato), e poi la vitamina C dei kiwi, l'effetto antisettico del timo (spolverato anch'esso sulle insalate con il lievito in scaglie) e del miele (sul Weetabix la mattina). Ho abbracciato il criceto che e' in me, distribuendo semi tostati misti su tutto cio' che porto in tavola (omega 3 e 6, benefici cardiocircolatori ... mi sono fatta una cultura qui) bref, sono stata la capricorna ligia che posso essere, ed il risultato e' stato sia quello descritto all'inizio di questo post sia, dulcis in fundo, avere intercettato un virus settembrino latore di mal di gola e tosse.
RESPIRA ... cough cough cough (propoli, antisettico). Persevero, SO di essere sulla buona strada, il problema non e' l'alimentazione, e' il lavoro, e tutti noi sappiamo che meta' del problema e' superato una volta che se ne e' individuata la causa.
La Bocca dell'Inferno, che i fedelissimi sanno essere il nomignolo del mio forno, lavora di nuovo a pieno regime, ed ha sfornato gia' diverse cosette, tra cui i Petits Beurres autocelebrativi realizzati con la ricetta di Clotilde, la cui foto avete visto nel post precedente.
Oggi, si produce flan, dolce con una di quelle consistenze geniali francesi che sta a meta' tra il budino e la torta, un budino affettabile, ecco. Flan di zucca, Autunnale Arancione Amatissima.
Elle à Table ha pubblicato un articolo molto efficace, che condivide diverse idee su come si possano rendere verdure e frutta piacevoli anche per i bimbi e gli adulti piu' restii, cammuffandoli da dolci o da preparazioni golose, ma sempre sane. Questa e' una delle ricette proposte, con qualche mia variante, ed ha pochissimi zucchero e farina, ed e' addirittura priva di grassi :
Circa 450 gr di polpa di zucca cotta al vapore - 100 gr farina - 1 bustina di lievito - un pizzico di sale - uno di cannella - i semi di una bacca di vaniglia - 70+20 gr di zucchero - 3 uova - 150 ml latte - 1 mela Golden
Pulire e tagliare a dadini una zucca da circa un chilo, e cuocerla al vapore per 20 minuti. Scolarla, pressandola se necessario dell'eventuale liquido in eccesso, e frullarla.
Preriscaldare il forno a 150°.
Con la frusta mescolare insieme farina, lievito, 70 gr di zucchero, vaniglia, e pizzichi di sale e di cannella. Aggiungere le uova ed il latte, sempre sbattendo/mescolando con la frusta.
Incorporare bene la polpa di zucca frullata, e versare in uno stampo. Sbucciare la mela e tagliarla a fettine (io ho fatto cosi') oppure a dadini, a seconda delle preferenza o meno verso i pezzetti che rimangono percepibili. Io ho fatto anche uno strato di mela intermedio, dopo aver versato solo meta' dell'impasto, ma la ricetta prevede che le mele vengano aggiunte solo in superficie.
Spolverare con lo zucchero rimasto, ed infornare per 35/40 minuti, anche in funzione del tipo di stampo usato (col mio stampo da cake 22 cm, sono stati necessari 45 minuti).
Lasciare raffreddare, spolverare di zucchero a velo, divorare (zuccofili, so che mi sentite). (Manuela, ce la puoi fare tranquillamente, FALLO).
7 commenti:
posso usare la zucca in barattolo già ridotta in polpa???
pensa il risparmio tempo:-)
comunque fa venire l'acquolina in bocca, come al solito!!!
Bentornata Federica. Il mio personale tocco di saggezza, al rientro dalle vacanze, consiste nel non fare più progetti di radicali cambi di abitudine tipo: iscrivermi ad una palestra, prendere almeno mezz'ora di sole (finché ce n'è)per conservare il più a lungo possibile quel poco di abbronzatura che riesco ad ottenere, uscire la mattina presto per una salutare passeggiata di un'ora (ma quando mai!), piantarla di pasticciare in cucina.
Curiosamente, se non mi faccio promesse, qualcosa riesco a realizzare :))
Bello il budino!
Manuela, certamente, anzi ho una discreta invidia per questa cosa, che naturalmente da noi non esiste.
pero' ti assicuro che sbucciare una zucca e poi cuocerne i pezzetti tagliati in una pentola con uno di quei cestelli Ikea (...) per la cottura a vapore ci si mette in tutto davvero mezz'ora !
Eu, credo di avere anch'io questo rigetto per le cose imposte, i 'fioretti' che ci si fa, e confermo che pure per me funziona meglio senza imposizioni !
A presto :)
cara federica si tutte le dritte che vuoi ma l'amore? è dell'amore che devi occuparti alla tua età e basta, tutto il resto optional o noia!
bentornata!
e i pelosi stanno bene?
bella ricetta!
papavero ciao ! che argomento doloroso ! Come faccio a spiegare nella risposta ad un commento su un post ? Credo di avere cercato questo amore andando in giro completamente priva di armatura, e questo non si deve fare. Pero' sono un'ingenua, e una romantica, e l'ho fatto, e rifatto.
L'aria, la musica, la lettura, le ho regalate credendo di condividerle, e non sono piu' tornate. Sto cercando di imparare di nuovo, da sola. Riemersa, ora credo di non aver piu' voglia di rischiare le penne per questo. Sono qui sulla mia isola e respiro :)
Avrai presto notizie di Nico e Paco :)
Eh, il rientro è sempre un po' un dramma :) Però dai, ti tratti bene, questo flan sembra delizioso!
A presto!!
J.
oh federica né disperazione né illusione non catalogare non rimuovere, respirare sì e affidarsi alla vita alla meraviglia della sua irragionevole imprevedibilità, questo dico a me cara federica
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