Era arrivata da non si sa dove, e si e' fermata qui da noi per tanti anni.
Era una gatta lottatrice, e guardiana della casa piu' di un cane, che aveva la caratteristica di rispondere sempre quando le si parlava, con delle serie di suoni a tema, a seconda della circostanza (fame, fretta, fastidio, saluto), sembrava quasi un "quaquaqua" da papera, unico e simpatico.
Era una personalita' indipendente, selettiva negli affetti (adorava, ricambiata, soprattutto mio padre), e come la maggior parte degli animali che ci accompagnano nella vita, ha dato molto con la sua presenza, piu' di molti umani meschini che affollano questo mondo.
Quando muore un animale, un gatto particolarmente, penso sempre al libro di Richard Bach "Un ponte sull'eternita'", con il filo di energia cosmica che lega l'animale che non c'e' piu', con un nodo indissolubile, al nuovo animale che affianca il padrone, l'umano, rimasto sulla terra.
Quest'energia mi consola piu' di qualsiasi cosa, Penny sei ancora qui, sei stata bene con noi, e noi con te :)
So long, Penny.