Roger Federer mi ha rovinato la domenica.
Il tennis mi riporta all'infanzia e all'adolescenza, alle maratone su terra rossa mai noiose, al silenzio concentrato scandito dai palleggi e dalle corse felpate e non dai gemiti, ai personaggi, i singoli, i soggetti, il doppio buffone Nastase-Ramirez, il braccio di Vilas, Borg che gioca cinque set e non suda, McEnroe "ARE YOU SERIOUS ?!", Becker a rete che si tuffa, Connors e la Evert, i capelli di zucchero filato della Duchessa di Kent, Noah à Roland, la Coppa Davis e Panatta.
Sto invecchiando ... ma del resto anche la Seles va per i quaranta, ed e' con lei che inizio' l'era del gemito, e in qualche modo un po' il declino di tutto. Con qualche eccezione.
Non sono una giocatrice, ma ho sempre amato e seguito il tennis, particolarmente quando e' commentato dalla versione italica di Statler & Waldorf dei Muppet's, e cioe' il duo Clerici - Tommasi, persino in versione ipertecnologica HD. Sono perfetti nel rendere l'atmosfera di uno sport e di un evento che parlano di storia, di stile, di tecnica, qualche volta di intelligenza, ma anche di birichinaggine e di gossip. La volgarita' e' bandita (per quanto sia possibile di questi tempi, papi). Sono decisamente sul pezzo mille volte piu' di tanti "gggiovani", e domenica scorsa condividevano con me la frustrazione e lo stupore di vedere Roger Federer portare la sua "manina benedetta" fino al quinto set, pur senza veramente essere li'. Diavolo di un Roddick, incredibilmente progredito, tignosissimo avversario dal serivizio odiosamente efficace, e mannaggia Federer, tutto un pomeriggio di sole mi hai costretto in casa, e quando finalmente e' finita naturalmente il tempo e' cambiato.
Durante la frustrazione massima tra il quarto ed il quinto set, la mia mente turbata ha assemblato vari spunti, e prodotto quanto segue.
Questa Galletta compariva, un po' defilata, nella Cucina Italiana dello scorso maggio, presentata diversamente. Mi e' subito piaciuta, ci ho intravisto un potenziale come base di diverse creazioni - da cui il "Multitasking" - fuoriuscite in strati colorati dal coppapasta, sempre molto attivo in estate.
Quindi eccola qua nella sua versione base, migliorabile per esempio con la semplice aggiunta di erbette profumate, a fare da fondamenta ad una piccola costruzione di DisSimil-Guacamole e di gamberoni speziati.
Per la Galletta:
120 gr parmigiano grattugiato - 120 gr patate grattugiate - 80 gr pastina tipo "risone"
Per il DisSimil-Guacamole:
1 avocado maturo - 1 cipolla Tropea di taglia media - 1/2 peperoncino privato dei semi - il succo di un lime - sale - olio evo
Per i Gamberi:
1 confezione di Gamberi pronti (ebbene si', si trovano per esempio alla pescheria dell'IperCoop, comodissimi, gia puliti, in vaschetta sigillata) - 1/2 cipolla Tropea - 1 cc pasta di curry piccante - 1 cc curcuma - 1/2 cc di zenzero fresco - 1/2 bicchiere di aceto di vino bianco - sale
Cuocere al dente per 5 minuti la pastina tipo "risone", scolarla e mescolarla alle patate crude grattugiate ed al parmigiano. Velare, con l'aiuto di un foglio di carta da cucina intriso di olio evo, una padella antiaderente, versarvi il composto e pressarlo con delicatezza (ho usato un batticarne), in modo da compattare il tutto dando forma ad una galletta spessa circa 1 cm.
Lasciar cuocere alcuni minuti finche' il parmigiano inizia a sciogliersi amalgamando l'insieme, e poi girare con l'aiuto di un coperchio. Terminare la cottura fino a doratura, e mettere da parte a raffreddare su carta da cucina.
Tagliare a meta' l'avocado, denocciolarlo e svuotarlo della polpa. Affettare sottilmente la cipolla, tritare finemente il peperoncino, e mescolare insieme alla polpa di avocado schiacciata grossolanamente con una forchetta, al succo di lime, e a poco sale ed olio evo.
Se si dispone di gamberi freschi, lessarli in acqua e limone, scolarli e sgusciarli.
I miei gamberi pronti li ho irrorati di poco succo di limone, mescolati un po' con le mani, e messi a scolare su carta da cucina. Nel frattempo in una padella con poco olio ho messo la cipolla affettata sottilmente insieme alle spezie e allo zenzero, ho saltato un pochino, aggiunto l'aceto e salato. Ho lasciato insaporire ed evaporare leggermente mescolando, per un paio di minuti, poi ho spento il fuoco, ed aggiunto i gamberi, saltandoli velocemente in questa salsa.
Tagliare con un coppapasta - della dimensione che si preferisce - dei dischi di galletta, e costruire il piatto sovrapponendo alla galletta uno strato di guacamole, e completando infine con i gamberi.
Guacamole e galletta si sposano perfettamente, il piccante agrodolce del gambero caratterizza e stuzzica.
Malgrado tutto, quindi, grazie Roger :)
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