Caro diario...
Apro una nuova pagina su questo vecchio quaderno perché usarne uno nuovo, conoscendo la mia incostanza, pare un spreco.
Sarò ancora capace di scrivere due righe? Mi riuscirà di usare ancora questo strumento?
La foto del profilo privato parla di me com'ero oramai 8 anni fa: capelli accuratamente lisciati ogni mattina, occhi speranzosi e gentili, sguardo diretto.
Quella del profilo pubblico fa ancora parte della mia vita, sta sul muro dietro al mio letto, ma forse è giunta l'ora di cambiarla.
La me che scrive in questo momento ha lasciato che i suoi capelli si esprimano liberamente, ricci-mossi-difficili-facili, tagliando di netto con con quest'ossessione invadente, durata anni.
Lo sguardo è sempre gentile e diretto, ma disilluso.
Si parla di cucina, in questo diario?
Forse. Qualche volta.
Si parla di tutto, si spera. Principalmente di cosa sia essere una donna di 56 anni che attraversa la vita da sola, con guardo gentile e diretto, ma disilluso. Sola ma con un cane al fianco, Duca.
E con parecchie responsabilità dalle quali ha voglia di fuggire, più o meno metaforicamente.
Ci siete ancora, dall'altra parte della pagina?
Forse. Qualche volta?
In ogni caso sono abituata ai monologhi.
Biscotti bicolore. Versione 2
1 ora fa