sabato 23 febbraio 2008

Biscotti al Cocco per Momenti Tristi, o la terapia della Sparabiscotti





Ricomincio dalla Sparabiscotti.

E' funzionale e rassicurante.



Accendo subito il forno a 180°, perche' in 10 minuti l'impasto sara' pronto.
Comincio dalle dosi, Biscotti al Cocco per Momenti Tristi, cosi' li ribattezzo anche se la ricetta sembrava piu' allegra, letta in un forum di cucina scritto da tante ragazze diverse :

110 g burro
80 g zucchero
45 g albume
100 g cocco disidratato grattugiato
200 g farina


Mescolo nel masterchef il burro e lo zucchero, ma non si montano come vorrei, quindi trasferisco tutto in una ciotola e lavoro col cucchiaio di legno.
Devo stare attenta che una lacrima non cada nell'impasto, senno' avvelenero' tutti come in "Come l'acqua per il cioccolato".

Aggiungo i 45 gr. di albume, che poi corrispondono all'albume di un uovo medio, ed il cocco disidratato.

Trasferisco di nuovo nel robot, che lavora alacremente a velocita' 3.

Comincio ad aggiungere la farina (ho deciso di mischiarci anche 1/2 cucchiaino di bicarbonato) un cucchiaio alla volta.

Quando la lama comincia a fare fatica ad impastare, completo il tutto a mano, tornando al cucchiaio di legno ed alla ciotola.

Ecco, sono pronta per la Sparabiscotti :

trafila a fiorellino, leggermente oleata sull'esterno come da consiglio internet.

Carico, e comincio a sparare sulla leccarda foderata di cartaforno.

C'e' tutta una tecnica !

Due o tre spari per far scendere l'impasto, poi appoggiare sulla leccarda, e fare un singolo sparo.

Rilasciare, e tirare in su la Sparabiscotti con un movimento del polso sinistra/destra, due volte, sinistra/destra.

In questo modo, nel mio primo esperimento con questo aggeggio, ho riscontrato che il biscotto si e' depositato sulla carta staccandosi agevolmente nei tre quarti dei casi. Il quarto non conforme e' consistito in un aiuto con un coltellino, e la conseguente forma del biscotto risultata non perfetta.

Poco male.

Il mio forno li ha cotti in tre infornate da poco meno di 10 minuti ciascuna, non devono cuocere troppo, appena i bordi cominciano ad imbiondire vanno tolti.

Non appena raffreddano si "asciugano" e la consistenza diventa perfetta, una spolverata di zucchero a velo, e sono pronti per essere serviti.

A me, a Nico che non vede l'ora, a Tea che lecca lo zucchero, ai miei genitori come dessert (li porto dai miei fra poco) ed infine, se avanzano, a Luisa ed Anna per la pausa caffè di lunedì.

... e a nessun'altro.

Nessun commento:

La Sorella DisSimile non è una testata giornalistica ma un semplice blog privato e amatoriale, senza alcuna pretesa giornalistica. Non può pertanto considerarsi prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.