domenica 18 aprile 2010

Clafoutis agli Asparagi


Il clafoutis e' talmente comodo e veloce che si fa prima a farlo che a scriverne la ricetta, ed il risultato puo' essere talmente scenografico e gustoso da risolvere, insieme a un'insalata, una cena improvvisata.
Questo al solito e' di ispirazione francese, e viene da un numero di Elle dell'inizio di aprile.

Per 4 persone :
Una confezione di asparagi verdi freschi (eventualmente anche alcuni bianchi) - 4 uova - 200 ml di latte - 1 caprino fresco - 2 c. prezzemolo tritato (o cerfoglio) - sale&pepe, noce moscata, burro.

Lavare e pelare la parte da sotto la punta in giu' degli asparagi, tagliarne la parte dura, e metterli a sbollentare in acqua salata per un paio di minuti.
Scolarli su della carta da cucina per far perdere loro piu' acqua possibile.
Nel frattempo preriscaldare il forno a 180°. Sbattere nel mixer le uova col latte ed il caprino. Salare, pepare e grattugiare noce moscata secondo il proprio gusto.
Lavare e tritare il prezzemolo. Imburrare due ceramiche da forno, ripartirvi il composto di latte e uova con caprino, spolverare di prezzemolo, ed adagiarvi gli asparagi.
Infornare per circa 20 minuti, finche' il clafoutis rapprende, ed acquisisce un colore dorato. Servire subito.

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giovedì 15 aprile 2010

Gentleman, pezzetto d'infanzia, humour irresistibile

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sabato 10 aprile 2010

Torta Salata alla Carota, con Brisée alla Paprika & Timo


Sono presa da un'irresistibile desiderio di emigrare, di emigrare oltralpe.
La sensibilita' a fior di pelle mi impedisce da sempre di vivere ignorando quel che mi circonda, particolarmente furbeggiando e sopravvivendo secondo il costume italiano diffuso oggigiorno. Tutte queste interferenze mi rendono quasi impossibile sentire alcunchè. Musica. Idee. Parole.
Rimugino, mi costruisco illusioni, dicendomi poi che sperare di ricominciare da (quasi) zero a 46 anni in un altro paese, sola con la propria famiglia a 4+4 zampe al seguito, e' troppo grossa anche come illusione. Intanto faccio piu' o meno finta di essere gia' li', leggendo libri in francese, guardando TV in francese, sfogliando (virtualmente) giornali e riviste in francese.
Proprio da Elle di questa settimana lo spunto per questa torta, che pero' ho trasformato in salata seguendo la voglia. La scorza di limone rileva il sapore anonimo della carota, resa morbida ma non pesante dalla ricotta, e la brisée aromatizzata avvolge il tutto; sono abbastanza soddisfatta della direzione presa con le mie varianti ...

Per la Brisée alla Paprika Affumicata & Timo :
250 gr farina - 125 gr burro - 1 tuorlo - 1 cc paprika affumicata - 1 cc. foglioline di timo fresche - 1 pizzico di sale - c.ca 50 ml acqua.

Per il ripieno salato alla Carota :
600 gr carote crude sbucciate - 70 gr ricotta - 40 gr parmigiano grattugiato - 40 ml panna - 3 uova - la scorza grattugiata di un limone bio - noce moscata - sale - mandorle a scaglie per decorare.

La brisée puo' essere preparata alla vigilia e lasciata in frigo avvolta in una pellicola, oppure puo' essere stata congelata, e venire riportata a temperatura ambiente lasciandola fuori frigo il tempo necessario. Ho trovato qui una descrizione fotografica carina di una delle possibili varianti.
Setacciare la farina, aggiungere il burro a pezzetti, il tuorlo, il pizzico di sale e gli aromi (io ho usato del timo, e della paprika affumicata. Se non si trova va benissimo quella dolce, o un misto dolce/piccante).
Lavorare gli ingredienti, aggiungendo solo tanta acqua quanta ne sara' necessaria per formare una pasta ben amalgamata e abbastanza elastica. Fare una palla, schiacciarla leggermente, avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare un paio d'ore.
Nel frattempo, sbucciare e lavare le carote, e cuocerle a vapore (con pentola con coperchio e cestello vapore Ikea sono bastati 20 minuti). Passarle poi al mixer fino ad ottenere una crema omogenea, alla quale andranno aggiunti tutti gli altri ingredienti (le uova prima leggermente sbattute), amalgamandoli bene con una frusta.
Preriscaldare il forno a 180°. Lavorare la brisée giusto il tempo di rianimarla, stenderla e trasferirla nella tortiera precedentemente imburrata. Bucherellare la base coi rebbi di una forchetta, ricoprirla di carta forno, e riempirla di fagioli secchi per fare da peso.
Cuocere c.ca 15 minuti, di cui gli ultimi 5 dopo aver tolto i fagioli secchi e la carta.
Trasferire il ripieno nel guscio di pasta, cospargerlo di mandorle a scaglie, ed eventualmente decorare coi ritagli di pasta avanzati.
Cuocere per c.ca 25 minuti, ed attendere che la torta si sia raffreddata prima di servire.

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lunedì 5 aprile 2010

Sorbetto al Cioccolato Fondente, con Ferratelle delle Sorelle Nurzia


Quello che ricorre all'alba del 6 aprile e' l'anniversario di una rinascita, quindi parleremo solo delle cose belle che questo comporta. Rinascita sull'esperienza, apertura, tolleranza, solidarieta' e coraggio. E dignita'. Sara' quindi una ricostruzione su basi solide.
Sara' un caso, ma quella che ho appena scritto e' una serie di femminili, e mi fanno venire in mente quello che Ligabue canta cosi' bene nel Giorno dei Giorni (non mi sorprende che Fernanda Pivano lo amasse tanto) :

"Femmina come la terra
Femmina come la guerra
Femmina come la pace
Femmina come la croce
Femmina come la voce
Femmina come sai
Femmina come puoi
Femmina come la sorte
Femmina come la morte
Femmina come la vita
Femmina come l’entrata
Femmina come l’uscita
Femmina come le carte
Femmina come sai
Femmina come puoi "

Questo blog appartiene al canesciolto fedeccino, ed e' "ad-free", ma un "ad" benefico vi compare da qualche tempo, ed e' quello della fabbrica di dolci abruzzese delle Sorelle Nurzia. Trovate qui la mail scritta da Mara, che lavora con loro da tempo, e che ha dato inizio a questo passaparola di solidarieta' e gusto. Leggerla mi ha aperto gli occhi sulla realta' di quanto e' successo a L'Aquila un anno fa, sulle conseguenze sul presente e sul futuro, con le immagini vivide e quotidiane del racconto, appassionato e spassionato, di chi le ha vissute in prima persona. Qui invece troverete le puntate successive :), che spero saranno solo l'inizio, perche' sara' un dovere e un piacere ritornare dalle Sorelle Nurzia anche in altre occasioni, meno impegnative di questa, durante tutto l'anno. Per farsi e fare piacere, coi prodotti usciti dai forni della fabbrica a Bazzano dell'Aquila.
Un brindisi di augurio quindi, e un puccio di Ferratella in questo sorbetto intensamente cioccolatoso, per Mara e per tutti quelli che sono rinati un anno fa.

Da " Glaces et Sorbets" di Thomas Feller, Ingredienti per 1/2 lt. di sorbetto :

400 ml acqua - 1 bacca di vaniglia - 100 gr di zucchero di canna bianco - 20 gr di cacao in polvere - 125 gr cioccolato fondente (minimo al 64%) - 1/2 c. sciroppo di glucosio.

Tagliare a meta' e grattare i semi dalle bacche di vaniglia, mecolarli all'acqua, al cacao in polvere e allo zucchero, e portare ad ebollizione, lasciando sobbollire per 10 minuti. Togliere dal fuoco. Tritare grossolanamente il cioccolato (il metodo Nigella di percuoterlo con un mattarello dopo averlo rinchiuso in un sacchetto, o lasciato direttamente nella sua confezione, e' effettivamente molto liberatorio, ed efficace), e versarlo nello sciroppo bollente, mescolando fino a farlo sciogliere completamente. Lasciar raffreddare, aggiungere lo sciroppo di glucosio, e frullare col minipimer per rendere il tutto piu' liscio prima di passarlo nella gelatiera.

E' un sorbetto, per sua natura privo di latte, quindi lo possono gustare anche gli intolleranti al lattosio, che certamente noteranno come non si perda niente del piacere.

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sabato 3 aprile 2010

Tartare di Avocado, Granchio & Riso Venere

Ingredienti per 4 persone :

2 avocado maturi - 1 scatola polpa di granchio - 200 gr riso Venere lessato - 1 cipollotto - 1 mazzetto di erba cipollina - 2 c. capperi dissalati - 1 limone - olio di oliva prima spremitura, sale, pepe bianco.

Cuocere al vapore (o lessare) il riso Venere. Una volta scolato, salarlo e condirlo con poco olio d'oliva. Mescolare e mettere da parte. Sminuzzare il cipollotto, l'erba cipollina, i capperi dissalati ed asciugati, e la polpa di granchio. Sbucciare gli avocado, e tagliarli a dadini piccoli.
Trasferire i dadini di avocado in un'insalatiera, gratuggiarvi sopra finemente la scorza del limone e ricoprirli col suo succo, e con 2 c. di olio di oliva prima spremitura. Mescolare delicatamente per ricoprire bene l'avocado, ed evitare cosi' che si ossidi. Incorporare quindi tutti gli altri ingredienti, aggiungere un'abbondante macinata di pepe bianco, e con l'aiuo di un coppapasta dare la forma di un tortino.

Questa ricetta era su Elle francese della scorsa settimana, il numero con l'elogio delle taglie "rondes" dalla 52 in su, e mi e' sembrata una buona opportunita' per nutrirsi con gusto senza tuttavia rischiare di raggiungere la 52, se possibile. Le modelle selezionate per questo servizio sono bellissime, e rafforzano la convinzione che non c'e' un corpo femminile standard, il fascino non ha un riferimento unico, ed in ogni caso non dovrebbero essere i giornali e gli 'stilisti' a dettarcelo.
Io ci sto ancora lavorando, sui danni che hanno fatto su di me nell'adolescenza ...
Approfitto per mandare a chi legge gli auguri di Pasqua, Rinascita, Festa di Primavera o della Fioritura dei Ciliegi, whatever, purche' sia qualcosa di gentile e positivo.

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